In questa 57.ma Giornata sulla Comunicazione Sociale, Papa Francesco ci invita a “parlare col cuore” per rendere ragione della speranza che è in noi. Questo è possibile facendo uso del dono della comunicazione come ponte che crea sinergia e unità.
Il Papa ci invita a non avere paura di dire la verità fondata sui valori del Vangelo, con uno stile di compassione che rende partecipi della felicità e dell’afflizione dell’umanità del nostro tempo. La nostra è una umanità segnata da innumerevoli conflitti, disuguaglianze, e ingiustizie.
Dentro tale complessità, la comunicazione deve essere tenera ma ferma, proprio per condividere il dramma globale nel quale viviamo. La comunicazione è chiamata ad essere aperta al dialogo con l’altro, capace di promuovere in tal modo un “disarmo integrale”, creando così un cuore pronto ad accogliere la diversità e la giustizia. La comunicazione è inoltre chiamata a favorire questi atteggiamenti attraverso una sua propria professionalità mirata a costruire un mondo di pace e verità.
Il tema della odierna Giornata si collega con la proposta fatta l’anno scorso: “Ascoltare con l’orecchio del cuore”. In un felice binomio, parlare con il cuore e ascoltare con l’orecchio del cuore formano così il cammino verso il Sinodo della Chiesa che si terrà il prossimo ottobre e che al suo centro manifesta una Chiesa che si mette all’ascolto con l’orecchio del cuore e con il cuore ne parla con tenerezza e verità.